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Dopo ritardi opinabili da parte del tribunale, il Sindacato Nazionale Albanese per i Call Center (Solidarietà) ottiene il riconoscimento giuridico.
Dopo numerosi rinvii sospetti da parte del tribunale albanese, il Sindacato Nazionale Albanese per i Call Center, anche detto “Solidarietà” (Sindikata Kombëtare e Qendrave të Kontaktit, “Solidariteti”), è stato riconosciuto legalmente come il rappresentante dei lavoratori nel settore dei call center in rapida espansione.
I lavoratori hanno depositato le carte presso il tribunale albanese a febbraio per richiedere la creazione del loro sindacato, ma fino ad oggi la loro richiesta si era imbattuta in richieste di informazioni non necessarie e altre tattiche di stallo che secondo il sindacato violavano le convenzioni OIL sulla libertà di associazione e le norme locali sul lavoro.
Il sindacato è stato obbligato a risottoporre la richiesta di riconoscimento in data 15 giugno e questo è avvenuto mentre si svolgeva una protesta davanti al tribunale di Tirana. Solidarietà ha poi ricevuto una notifica il 24 giugno che indicava che il riconoscimento era stato ottenuto.
Il sindacato ha scritto quanto segue sulla propria pagina Facebook :
“Ottima notizia per tutti i lavoratori del settore dei call center: oggi ogni operatore ha in mano l’arma più importante per lottare per i propri diritti sul posto di lavoro - il sindacato creato con il nostro impegno e la nostra lotta.
“Facciamo appello a tutti i dipendenti dei call center perché si uniscano a noi per creare uno dei sindacati più forti del settore e in Albania . Assieme saremo più forti e più potenti”.
I call center stanno incrementando la loro presenza nell’economia albanese e si stima che il 7% dei lavoratori ufficiali — pari a 30.000 dipendenti — lavorino nei contact center di lingua italiana.
I leader delle organizzazioni sindacali del settore delle telecomunicazioni, SLC-CGIL e FISTEL-CISL, sono rimasti a fianco dei lavoratori albanesi durante tutto l’iter.
“Non possiamo più pensare solo ai dipendenti dei contact center italiani e alle condizioni di lavoro in Italia perché questo è oggi un settore globale. Le problematiche dei lavoratori in Albania e le problematiche dei lavoratori in Italia sono strettamente interconnesse e un approccio multinazionale è l’unico modo per affrontare questi temi,” hanno dichiarato Marco Del Cimmuto e Giorgio Serao rispettivamente a nome dei sindacati italiani SLC-CGIL e FISTel-CISL, quando è stata annunciata la creazione di questo sindacato.
Ricordando temi come il degrado delle condizioni di lavoro, l’assegnazione arbitraria delle motivazioni e prassi disciplinari ingiuste, i dipendenti dei contact center francesi di Teleperformance, il gigante della terziarizzazione, hanno contribuito al lancio della campagna di sindacalizzazione del settore nel 2018.
Teleperformance è il principale datore di lavoro dei call center a livello mondiale, e in Albania oltre 2.000 suoi dipendenti offrono assistenza ai clienti terziarizzati per conto di alcune delle più note aziende del mondo. Altri datori di lavoro importanti del settore comprendono Alba Call e IDS.
“Solidarietà non è solo il nome del sindacato ma un principio guida come dimostrato durante questa lunga battaglia legale per ottenerne il riconoscimento,” ha dichiarato Teresa Casertano, Direttrice di UNI ICTS. “Questo riconoscimento è una grande vittoria, e promettere di essere la prima di molte altre per i dipendenti dei call center in Albania.”